3 mar 2014

Recensioni di Miss D- parte II

Buongiorno! 
Come vi avevo promesso torno con la seconda parte! Avete perso la prima??? Ecco qua.
Ma prima di ripartire, voglio presentarvi ufficialmente vasetto, che ha protestato, siccome non ho messo nessuna sua foto. 



Dov'eravamo rimasti??? All'estrazione del quarto bigliettino e ora passiamo al quinto!!!



Il quinto biglietto riporta scritto: Anime Legate di Richelle Mead. Qui trovate la mia recensione, così posso passare avanti.



Il sesto biglietto, che ho estratto dal vasetto, è The last sacrifice di Richelle Mead. Sì, l’ho letto in inglese. Sì, non sono riuscita ad aspettare una settimana. Sì, poi l’ho comprato anche in italiano(pultroppo solo in ebook, siccome non è ancora uscito il cartaceo!!!) 

Su questo non mi soffermo, perché forse riuscirò a scrivere la recensione completa o magari lo faranno le mie colleghe, quindi andiamo avanti. Anzi, no vi dico: degna conclusione di una saga che mi è entrata profondamente nel cuore. Consiglio: LEGGETELA!




(Il vasetto dice che mancano 3 bigliettini) Il settimo libro, anzi no meglio racconto, è Homecoming di Richelle Mead. Per chi non lo sapesse, questo racconto viene considerato un 6.5 nella serie di Vampire Academy. Non è stato pubblicato come storia autonoma, ma è in una raccolta di tanti autori conosciuti, Foretold anthology: 14 Tales of Prophecy and Prediction. 

Homecoming è il ritorno a casa di Dimitri, quindi si colloca dopo L’ultimo sacrificio. Quest’ultimo insieme a Rose va in Russia a trovare la sua famiglia contenta di poterlo riabbracciare.

Dimitri ha davvero paura di non venire accettato o della reazione, siccome è tornato dhampir dopo essere stato uno Strigoi, ma le sue sorelle, sua madre e la nonna sono felici di rivederlo e organizzano una festa per riaccoglierlo. Naturalmente sono Rose e Dimitri, quindi possono avere una vita senza Strigoi? La risposta è sempre e solo NO.

Il racconto è davvero molto carino e alla fine ho pensato. “Io sono sicura che la nonna di Dimitri avrà ragione.” *naturalmente non vi svelo nulla*





 Prendo un altro biglietto e questo è l’ottavo libro che ho letto. Lo aspetto da molto tempo, ovvero dalla notizia dell’uscita e ve ne ho già parlato. Potete andare sulla recensione di Silver di Kerstin Gier. 










L’ultimo biglietto e ultimo libro di febbraio e nel vaso è Delirium di Lauren Oliver.

E’ uno di quei libri dove 5 booklovers a volte non bastano. Credo che sia proprio di quelli che ti entrano nel cuore e magari non nomini spesso, ma ti ricordi sempre.

Penso che sia l’epub più sottotitolato tra tutti quelli che ho e a volte mi dovevo fermare per non sottolineare pagine intere.

Una frase mi è rimasta impressa, perché è talmente vera che fa quasi paura. E’ fantastico e pauroso quando gli scrittori scrivono cose che noi tutte pensiamo e lo fanno in un modo davvero perfetto, talmente perfetto che non siamo mai riusciti a formularlo così bene. 


“È talmente strano come funziona la vita: desideri qualcosa e aspetti e aspetti e ti sembra che ci stia mettendo secoli ad arrivare. Poi succede ed è tutto finito e non vorresti far altro che accoccolarti di nuovo nel momento esatto prima che tutto cambiasse.”



Comunque la storia è molto originale e sconvolgente. Perché come è possibile che l’amore venga considerato da un’intera popolazione una malattia, una follia che porta alla morte? E’ possibile, quando anche una ragazza, come Magdalena, o meglio Lena, lo pensa e non vede l’ora, anzi conta persino i giorni, per ottenere la cura che non le farà più sentire l’amore.

Avrà una vita prestabilita. La società le darà una scelta tra un certo numero di mariti, le dirà quanti figli avere. Non conserverà più le amicizie che aveva, in un certo senso dimenticherà anche la propria famiglia.

Il fatto è che in questa società nessuno si accorge che la cura in realtà sia qualcosa di negativo. L’ordine e la libertà vengono prima di tutto, ma dov’è la libertà se non c’è scelta di amare? E’ un libro che terrorizza parecchio, perché ti fa chiedere fino a che punto anche noi siamo controllati nelle nostre vite.  Fino a che punto una società può arrivare per mantenere l’ordine?

Non è un libro facile, certo è anche romantico, ma è davvero profondo. Inoltre Lauren Oliver ha uno stile che potrebbe quasi essere poetico, oltre ad essere molto visivo.

Dipinge le scene, mette i colori come un’artista,  ci fa sentire dentro le scene, partecipi con i sentimenti di Lena e degli altri personaggi.

Questo libro davvero mi ha conquistata e ho quasi paura di leggere Chaos e Requiem, siccome ho sentito dei pareri non sempre buoni.



Sono arrivata alla fine di questa panoramica. E’ stato meraviglioso riprendere questi libri e togliere fuori questi pochi bigliettini, quindi immagino la soddisfazione immensa nel rileggere tutti i titoli del 2014 a fine anno.

Spero che i miei consigli possano essere utili, li ho scritti proprio con il cuore e forse mi sono divertita anche più che una recensione unica. Qui sono tanti generi, tante storie e vederle tutte insieme così, bè, è un po’ come se mi rivedessi in questi due mesi. Ok, basta sentimentalismi, buttiamoci sui prossimi libri e speriamo nei prossimi mesi di non essere monella come in questi due!

La vostra Miss D vi saluta e arriverà con la recensione del Bianco e Nero parte II, quando l’avrà finito.


Un bacione enorme! :)

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