20 feb 2015

L'importanza di chiamarsi Cristian Grei



Buongiorno,
Io AMO Cristian Grei!!!!!
Non sono impazzita, non ho scritto male nome e cognome, io amo proprio Cristian Grei senza “h” e con la “i” finale nel cognome. Anche perché Mr Grey della James non mi piace proprio. L’importanza di chiamarsi Cristian Grei mi ha preso ancora prima che leggessi il libro, infatti avevo letto un piccolo estratto su internet e mi sono resa conto che dovevo dargli un’opportunità.

Sì siamo solo nell’ascensore. E no, il mio Cristian Grei non ha la minima intenzione di sbattermi contro la parete e baciarmi fino a perdere i sensi. Lo osservo e se ne sta al mio fianco, tranquillo, a fischiettare la musichetta che proviene dalle casse sopra di noi.
«Secondo me va a finire che piove» commenta.
Annuisco, disarmata. «Sì, anche secondo me.»





Titolo: L'importanza di chiamarsi Cristian Grei 
Autrice: Chiara Parenti 
Casa editrice: Rizzoli 
Collana: You feel
Uscita: 17 febbraio 
Disponibilità: ebook 
Prezzo: 2,49

Trama:

Cristian Grei ha trentadue anni e una sola, acerrima nemica: E. L. James, che con le sue 50 Sfumature gli ha rovinato la vita. Tutte le donne, infatti, appena sentono il suo nome, vedono in lui un dominatore in 3D e l'incarnazione delle più proibite fantasie erotiche. Ma se vivi a Prato, fai il becchino nell’agenzia di onoranze funebri di famiglia e sei ipocondriaco, avere il nome "uguale" a quello del più grande amatore di tutti i tempi, che si sposta in elicottero ed è a capo di un’azienda leader mondiale, può creare una costante e fastidiosissima ansia da prestazione. Solo Antonella, l'amica di sempre, è in grado di divertirsi giocando con lui e tenere a bada le sue mille ansie, ma soprattutto è disposta ad amarlo per quello che è realmente. Cristian Grei riuscirà finalmente a capire che è lei la donna giusta? E soprattutto sarà “pronto a riceverla”?




Avevo già letto il romanzetto di esordio di Chiara Parenti: Tutta colpa del mare (e anche un po’ di un mojito), che era sì bello, ma sicuramente niente a che vedere con questo. L'importanza di chiamarsi Cristian Grei ha guadagnato 5 stelle senza un tentennamento da parte di mia e devo dire che per un romantico è davvero strano. Ho voluto aspettare fino alla fine per dare la mia opinione, ma poi ho confermato il massimo, perché non è quello che mi aspettavo.
Sì ho riso tanto, ma Chiara Parenti è stata capace di strapparmi anche qualche lacrima, qualche riflessione sulla vita, qualcosa che avevo bisogno di tirare fuori in un momento di mio lutto personale. Dovrei essere oggettiva, ma poche volte lo sono. La lettura di un libro è influenzata anche dal vissuto di una persona e dal periodo in cui lo si legge e questo è quanto. Io non mi sarei mai aspettata di trovare qualcosa che mi avrebbe colpita così tanto, ma l’ho trovata e ne sono felice.
Comunque anche oggettivamente è un piccolo gioiellino a 5 stelle. Scritto bene (al contrario di 50 sfumature, se mi permettete amanti della saga), scorrevole, coinvolgente, con un pizzico d’ironia, di tragicomico e dolcezza.
Il titolo trascina sicuramente, ricorda L’importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde dal punto di vista di commedia degli equivoci, oltre che alla fine Cristian capirà davvero l’importanza, o meglio, la fortuna di chiamarsi Cristian Grei, nonostante per tutto il libro stramaledica l’E.L James per questo caso di quasi omonimia, che gli ha reso la vita un inferno. Infatti tutte le donne appena sentono il suo nome pensano che sia l’uomo dei loro desideri (soprattutto sessuali), il dominatore che in realtà non è, e lo assalgono, decidendo persino di tradire i propri mariti. 

Appena scoprono come mi chiamo le ragazze mi credono in grado di ribaltarle come il sacco dell’aspirapolvere, e invece la cosa più violenta che ho fatto a letto è stata cadere di testa mentre cercavo di togliermi le mutande. 

Come avrete capito Cristian Grei ha poco a che fare con il vero Grey (anche se secondo me è più vero Cristian come personaggio) e lo sa anche lui.

A volte vorrei davvero essere un altro. Uno deciso, sicuro. Uno padrone di sé, padrone di tutto. 

Però c’è una cosa che accomuna questi due personaggi maschili: la stanza dei giochi. Anche se Antonella Stasi, detta “Little Tony”, amica di Cristian e dottoressa (innamorata di lui segretamente), si aspettava qualcosa più alla Grey, purtroppo non è così: 

 E poi si ribaltò sul divano e accese la Play Station.

Cristian ama i videogiochi, ama progettarli ed è un nerd, un po’ tanto ipocondriaco, un uomo davvero speciale, che mi ha intenerito per le sue insicurezze e per i suoi fraintendimenti. Lavora nell’impresa di famiglia: 

«Grei – ti accompagniamo tra gli dei», recita il payoff della nostra agenzia. Quello originale era «Grei ‒ il funerale che vorrei», poi mio padre ha pensato di cambiarlo in questo. Suona vagamente pagano, lo, ma con l’avvento della globalizzazione e tutto il resto dobbiamo puntare anche ai clienti non propriamente cattolici, dice lui, e non limitare il mercato. 

Detto così, sembra quasi una parodia di 50 sfumature (anche se sinceramente fa più ridere 50 sfumature di L’importanza di chiamarsi Cristian Grei), ma non lo è affatto. Potrei dire una parodia originale, un giocare (ehm… giuro che non mi hanno influenzato questi due romanzi) con 50 sfumature in maniera piuttosto abile e convincente per creare qualcosa di davvero speciale e nuovo, che non ha nulla a che vedere con il libro della "cara" James.
Sono rimasta davvero soddisfatta e non voglio starvi a raccontare troppo la trama, perché a me è piaciuto scoprirlo così mentre leggevo. È appena scontato, ma ci sono parti che sanno toccare le giuste corde dell’anima, che sanno scuotere e sospirare. Desidererete continuare fino alla fine e a quel punto capirete che le avventure di Cristian Grei sono contenute solo in questo romanzo e non in tre e vi verrà seriamente voglia di piangere, perché vi eravate davvero troppo affezionate. 


E voi l'avete letto? Lo leggerete?

Domandona: siete andate al cinema a vedere 50 sfumature di grigio? Io voglio andarci per Dornan, mi ha stregata da quando faceva il Cacciatore... solo per 7 puntate in Once upon a time. Sono curiosa di vederlo in questo ruolo, che non sopporto. 

Bene, tanti baciotti e Cristian Grei a tutte da parte della vostra 




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