17 giu 2014

Di carne e di carta


Autore: Mirya
Genere: Romantico
Data di pubblicazione: 15 giugno 2014
Casa editrice: Amazon Media EU S.à r.l.
Pagine: 336 p
Prezzo: 2.68 euro kindle edition

Trama:
Chiara vive di carta. Insegna, studia e legge di tutto. Sui libri e coi libri è cresciuta, i libri sono stati la sua famiglia e i suoi migliori amici e dai libri ha appreso l’amore: l’amore per le pagine ma anche per gli uomini che in quelle pagine vivono. 
Leonardo entra nella sua vita per seguirla nel Dottorato di ricerca, ed è un uomo concentrato sulla realtà di carne: per lui il distacco dalle parole scritte è vitale e non accetta l’approccio passionale di Chiara. Ma è stato davvero un caso, a portarlo da lei, o c’è una trama anche dietro al loro incontro? 
Tra un canto di Dante e una canzone degli ABBA si combatte la guerra tra la carne e la carta, una guerra che non ha vincitori né perdenti e che forse non ha nemmeno schieramenti.

Recensione:

Avete presente quei momenti in cui riuscite a sentirvi piuttosto affini con qualche personaggio di cui state leggendo? A me è capitato con questo romanzo, che già conoscevo perché l’autrice è piuttosto famosa su Efp. Questa, se non mi sbaglio, è l’unica storia originale che ha scritto, dato che, non me ne voglia se sto toppando, le sue storie si possono trovare soprattutto nel fandom di Harry Potter. 

Perciò appena ho saputo che lo aveva pubblicato su Amazon, sono volata ad acquistarlo e l’ho riletto per l’ennesima volta. Sì, perché questa storia era una di quelle che rileggevo nei momento no, ma anche nei momenti di tranquillità e mi faceva sorridere, riflettere, in certi punti persino venire i brividi (non per la paura eh, non stiamo parlando di un thriller!). 

Chiara è una ragazza di ventisette anni che abita a Ferrara, insegna al liceo italiano e latino, e attende di conseguire il Dottorato. È innamorata di ciò che ha studiato e che insegna, causa di quel piccolo terremoto che le sconvolgerà un po’ la vita. 

Leonardo, ventinovenne e colmo di riconoscimenti nel suo campo, è l’assistente della sua Relatrice Silvana, che è dovuta partire con urgenza per un problema in famiglia. Fin dal primo momento tra i due non corre buon sangue, anche perché lui si appiglia a particolari quasi futili per cercare di ferirla o comunque distruggerla. Chiara non è una che le cose le manda a dire, ovviamente risponde a tono. 

Insomma il destino è talmente benevolo con questi due piccioncini, che li mette sullo stesso cammino.. Siamo sicuri sia stato il destino a farlo e non qualcun altro? 

Corro troppo, lo so, dovreste scoprirlo mentre leggete! 

“Perché Villani non era un uomo di carta, uno di quelli di cui poteva innamorarsi nelle prime pagine e a cui poteva dire addio senza strascichi alla fine di un libro; Villani era un uomo di carne e sarebbe stato pericoloso sovrapporre al rapporto con lui la fantasia di quei romanzi in cui i due all’inizio si odiavano e poi finivano per amarsi.” 

Insomma i due ragazzi si cozzano spesso, per battute, frecciatine, si incontrano dove non vorrebbero, ma cosa più importante, sono due calamite viventi. Non riescono comunque a distaccarsi completamente, seppur il motivo sia compreso in maniera lampante da una parte e l’altra lo rifiuti categoricamente, riconducendolo a un mero atto fisico per togliersi la voglia e porre fine a tutto. 

“Non capisci cosa significa, per un uomo adulto che ha sempre avuto donne belle senza praticamente notarlo, trovarsi davanti una ragazza e pensare, ininterrottamente e ossessivamente, quanto sia bella? ..Significa che quell’uomo, di quella ragazza si è innamorato. Eccolo, il punto. Uno stramaledetto, definitivo e assurdo punto e a capo.” 

Lo stile di Mirya è impeccabile, scorrevole, appassionante, colto. Sì, perché ci sono tante citazioni al suo interno tra opere, canzoni (troneggiano gli ABBA, ma non è una novità se già conoscevate la storia) e tanto altro. 
Forse una cosa che rimane un po’ nell'ombra durante la lettura, essendo comunque concentrati a (ri)scoprire il rapporto tra Chiara e Leonardo, è Savieri, l’alunno di Chiara, che io ho sempre trovato davvero adorabile nel suo essere divertente, donnaiolo e sarcastico. 

Non mi capita spesso di trovare qualcosa che mi rispecchi direttamente nei libri che leggo, però a volte è bello e allo stesso tempo doloroso trovarsi di fronte a ciò che, se pur non per volontà dell’autrice, ti pone davanti a situazioni che hai affrontato/stai affrontando o che comunque sono molto simili a qualcosa che ti riguarda da vicino. 

Non parlo sicuramente dell’intelligenza, bellezza e sfrontatezza di Chiara, lungi da me queste qualità, parlo di qualcosa che riguarda il suo background, la sua famiglia. 
Di sicuro non starò qui a raccontarvi il perché o per come, ma insomma mi piace anche ritrovarmi un po’ in quello che leggo, sono quelle, forse, le storie che segnano di più un lettore, no?!

Sì, i miei mi hanno insegnato che i sentimento non esistono, che il matrimonio è un compromesso fiscale, che i figli sono una proprietà su cui sfogarsi, che qualunque rapporto umano è sopraffazione.” Prese un lungo respiro. “Ma da loro io non ho imparato nulla, perché ogni notte il mio mondo di carta mi insegnava altre cose, mi dipingeva universi lontani eppure così vicini che mi pareva di poterli toccare anche il corpo dolorante, mi raccontava di esseri umani che sapevo quello che provavo e mi assicurava che c’era anche altro da provare, mi sussurrava una buonanotte in cui non avrei rivissuto la mia giornata, ma quella di mille altre esistenze correlate alla mia. Erano due insegnamenti diversi, uno diurno e uno notturno, ed io ho sempre saputo distinguere i bravi professori da quelli cattivi. E ho scelto i libri, ho ascoltato i libri, ho seguito i libri”.

Che dire, lascio a voi scoprire se l’amore trionferà o meno tra la Ragazzina e Mr Supposta.. 

Ragazzina e Mr Supposta. Non era una storia che avrebbe voluto leggere. Ma era una storia che avrebbe voluto vivere. Forse.” 

Se non conoscete il romanzo, spero davvero che lo leggerete al più presto, mentre se già lo conoscevate, ottimo motivo per rileggerlo!

Valutazione:






13 giu 2014

"Quello che sei per me" di Rachel Van Dyken

Titolo:Quello che sei per me
Autrice:Rachel Van Dyken
Genere:New Adult
Casa editrice: Nord
Data d'uscita :15 maggio 2014
Disponibilità:ebook e cartaceo
Prezzi: ebook 9,99 cartaceo 13,94*prezzi amazon
1° trilogia " The Bet" così composta:
1-Quello che sei per me( The BET)
2-The Wager
3- The Dare( non ancora pubblicato in America)

TRAMA:
È bastata una notte per mandare in frantumi l'esistenza di Kacey Jacobs. Da allora, lei ha abbandonato gli studi, si è trasferita in un’altra città e ha trovato un lavoro. Ma, proprio quando pensava di essersi lasciata tutto alle spalle, ecco che il passato torna a bussare alla sua porta. Letteralmente. Jake Titus si presenta da lei e per chiederle aiuto. D’istinto, Kacey vorrebbe cacciarlo subito via, ma come rifiutare un favore al suo unico, grande amore? In fondo si tratta di andare a casa dei genitori di Jake e di fingersi la sua fidanzata per un weekend. Un weekend in cui, magari, Kacey potrebbe fargli capire di essere davvero la ragazza giusta per lui. Purtroppo nessuno l’ha informata che tra gli invitati ci sarebbe stato pure Travis, il bellissimo – e odioso – fratello maggiore di Jake…
È solo un’occasione tutto ciò che desidera Travis Titus. Da bambino, ha scommesso con Jake che, una volta diventato grande, avrebbe sposato Kacey. E, nel corso degli anni, le ha provate tutte per fare colpo su di lei: inutilmente. Anzi, sembra proprio che Kacey non lo possa sopportare. Ma adesso lui è una persona diversa, e vuole confessare a Kacey i
suoi sentimenti. Saranno sufficienti due giorni per conquistare il suo cuore, o dovrà rassegnarsi a guardare la donna della sua vita cadere tra le braccia del fratello?

RECENSIONE:
Oggi vi parlo di un altro New Adult, tanto per cambiare eh!? Allora, con questo libro mi è successo qualcosa che non mi era mai capitato: libro carino ma che all’inizio, a dire il vero ben più che all’inizio, diciamo pure fino al 70 %, si sarebbe meritato solo due booklovers, al massimo tre, ma proprio a voler essere generosa.
Perché, avete presente il detto “ Il troppo stroppia?” Si? No? Provo a spiegarmi.
Significa semplicemente che quando si esagera si guasta tutto il resto. E’ proprio il caso di questo libro, con mio enorme rammarico, perché altrimenti sarebbe stato un libro perfetto: ironico, divertente e romantico.
Si tratta dunque di una mia rara recensione negativa? Ehm no, da perfetto esempio di coerenza quale sono, dal 70%  in poi l’ho rivalutato. Ad ogni modo vi spiego a grandi linee di cosa parla.
Kacey , Jake Titus e Travis Titus sono amici fin dall’infanzia o meglio Jake e Kace dal momento che Kacey odia Travis per tutte le volte che l’ha fatta piangere da piccola con quelli che lei vedeva solo come dispetti, tanto da meritarsi il soprannome di Satana.
Ma da 4 anni, dopo quello che è successo tra Kacey e Jake al college, insieme ad un evento tragico che ha sconvolto la sua vita,  non si frequentano più, anzi Kacey ha proprio tagliato i ponti con tutto ciò che riguarda il suo passato, finché Jake, di cui è ancora innamorata, finché non si presenta nel locale in cui lavora per pagarsi i debiti universitari e le chiede, piuttosto insistentemente, di fingere di essere la sua fidanzata per un week-end  arrivando a prometterle di estinguere i suoi debiti.
Ora lo so che avete una sensazione di dejavù ma vi garantisco che non potrebbe essere più lontano dai libri di Monica Murphy!
Per Kacey, nonostante sia doloroso anche solo guardare in faccia Jake dopo averle spezzato il cuore, andando via subito dopo la loro unica notte insieme, si fa convincere a far ritorno a Portland, preoccupata per la salute di Nadine, la nonna di Jake e Travis, che avrebbe avuto un infarto.
Jake Titus (ricco, bello e affascinante e ben consapevole di ciò) non sa resistere alle donne ed essendosi ritrovato al centro di uno scandalo mediatico, avendo trascorso una notte con una spogliarellista, ha bisogno di Kacey per “ripulire” la sua immagine con un fidanzamento, così da poter diventare l’amministratore delegato della Titus Enterprises, azienda di famiglia.
A casa Titus, con suo profondo rammarico, lei troverà anche Travis.
Travis che, pur essendo il maggiore dei fratelli, ha sempre vissuto nell’ombra di Jake, soprattutto quando si trattava di Kaceym è in realtà innamorato fin da piccolo di lei, ma contrariamente al fratello un po’ goffo nei rapporti con l’altro sesso, convinto che Kacey dovesse trovarsi in pericolo perché lui la salvasse e lo vedesse come un eroe, è stato l’artefice delle peggiori disavventure della sua infanzia e della maggior parte delle sue lacrime. Ora è deciso a farle capire i suoi sentimenti.
E’ proprio  nel raccontare quel che succede a casa Titus che l’autrice ha, a mio avviso, calcato un po’ la mano nel raccontare le continue schermaglie tra Kacey e Travis, che se nel racconto dell’infanzia sono  divertenti,  adesso finiscono solo per risultare un po’ grottesche.
Tuttavia il lato ironico è una novità in un romanzo del genere New Adult, e se ben sfruttato avrebbe potuto dare al romanzo quella marcia in più per farlo arrivare ad un voto massimo!
Simpaticissima risulta invece nonna Nadine,  sia con la sua relazione col vicino e sia per il fatto che manipoli i nipoti per far raggiungere loro la felicità.

“Il cuore di Jake smise di battere:la nonna si era portata una mano al petto e con un sospiro era caduta dalla sedia.
-Nonna!urlarono tutti
Jake le si inginocchiò accanto e le prese la mano, al che lei riaprì gli occhi – Stavo facendo la nonna sconvolta . Mi è venuta bene?-
-          Cazzo ! Non farlo mai più!-
La madre lo guardò malissimo per la parolaccia, ma lui era sicuro che lei stesse pensando esattamente la stessa cosa, se non di peggio.
      -    Un tempo facevo l’attrice , spiegò la nonna quando si fu risieduta-.”


“    Nonna Nadine si sistemò la giacca.- Ora scusami ma ho un appuntamento-

-          Sono le 9 del mattino-
-          E chi dice che si debba dare appuntamento solo la sera-?Tirò fuori un rossetto e se lo passò sulle labbra. – Per come la vedo io, se esci con un uomo al mattino, hai tutta la giornata per godertelo.
Quello non avrebbe voluto sentirlo.
Proprio no. ”

La parte che invece mi ha conquistato, essendo più matura, è quella in cui Travis e Kacey riescono ad avvicinarsi e lui riesce a farle capire i suoi sentimenti attraverso gesti e parole toccanti, che fanno riscattare il suo personaggio da goffo e timido a tenero e affascinante, fino a conquistarsi un posto nel cuore di chi legge.

“ Travis s’inginocchiò davanti a lei – Sarebbero fieri della donna che sei diventata. Sei forte, in gamba, per non dire bellissima-
-          Pensi davvero che io sia bella?-
-          No , credo che tu sia bella da togliere il fiato.-
[…] – L’ultima persona che mi ha detto che sono bella è stata mia madre-
Travis la baciò sul naso. – E’ uno scandalo. Dovrebbero dirtelo tutti i giorni. Perché è vero e perché tu sei più bella ogni volta che ti vedo. Solo perché la gente non te lo dice, non vuol dire che non sia vero, Kace-
Lei si morse il labbro e sviò lo sguardo. Travis la baciò sulla fronte e prese un pezzo di cioccolato.
-          Ecco il rimedio universale-
-          Ma dove sei stato per tutto questo tempo?-gli chiese con gli occhi lucidi.
-          A casa- rispose con una nota seria nella voce. – Ero a casa ad aspettarti.-“

VALUTAZIONE:


11 giu 2014

Una notte d'amore a New York



Buongiorno,

oggi vi parlo di Una notte d’amore a New York di Cassandra Rocca. Avevo già recensito Tutta colpa di New York e intanto che aspettavo questo secondo romanzo, mi sono letta In amore tutto può succedere, che non ho commentato. Però vi dico che se avete amato Clover e Cade, è assolutamente da leggere questo piccolo racconto. Non volete sapere la prima uscita pubblica dei due piccioncini? Vi giuro che è troppo esilarante.

Prima delle info e della recensione, vi  riporto il mio post, scritto subito dopo la fine del romanzo. Ho messo giù il reader e ho preso il cellulare, dovevo condividere con il mondo il mio stato. 

Ma quanto mi è piaciuto questo libro??? Sono tra gli unicorni, i putti di San Valentino che scocciano frecce  e sento cantare gli angioletti. Mi mancava un libro romantico!

Ora vi lascio alle info di base e poi ecco la mia recensione…più o meno seria. Giuro che non dirò quanto ho sbavato per Eric, non lo dirò neanche una dannata volta. Ops. L’ho già fatto. 


Titolo: Una notte d'amore a New York
Autrice: Cassandra Rocca 
Casa editrice: Newton 
Genere: commedia romantica 
Uscita: 5 giugno 2014
Disponibilità: ebook e cartaceo 
Prezzo cartaceo: 8,42
Prezzo ebook: 4,99
Numero di pagine: 320
Trama: Esisterà una regola scritta per trovare l’anima gemella? O è meglio affidarsi al destino? Zoe Mathison non sa più cosa pensare... né cosa tentare! Stanca di collezionare relazioni inutili con uomini inadatti, e di sentirsi definire bella ma superficiale, ha deciso: troverà un uomo che sappia apprezzarla. Ma la ricerca sembra più complicata del previsto e tante coppiette felici attorno a lei non fanno che deprimerla, trasformando il suo desiderio in un’ossessione.
Eric Morgan è arrivato al limite. Innamorato senza speranza di una donna che lo considera quasi un orsacchiotto portafortuna, non sopporta più di vedere le sue speranze infrangersi ogni volta si presentino i pettorali scolpiti del macho di turno. E quando all’orizzonte spunta una nuova ragazza, determinata a conquistarlo, non gli resta che prendere una decisione e voltare pagina, una volta per tutte. Anche se questo significa perdere una parte di sé... In una romantica New York colorata di rosso, esilaranti disavventure e spassosi malintesi faranno da cornice allo scoccare di una inaspettata e provocante freccia di Cupido!


Recensione: 
Amo Eric Morgan!!!!!!

L’ho amato dal primo momento in cui ho letto di lui. Sì, forse dovrei iniziare da altro, per esempio dire quanto Cassandra Rocca scriva bene e mi abbia di nuovo conquistata, quanto mi abbia fatto piacere leggere qualcosa di allegro e frizzante, quanto sia stato meraviglioso rivedere il Principe di Hollywood e l’esuberante e pasticciona Clover, che ho amato e con cui mi sono sentita affine, e dirò sicuramente tutto questo, ma lasciate un attimo che il nome di Eric Morgan brilli davanti a tutti gli altri.
 


Credo che sia un mix di dolcezza, di caparbietà, di intelligenza, di semplicità e unicità che mi fa sospirare come non mai. Non che non abbia apprezzato Cade in Tutta colpa di New York, ma il Principe per me è stato rimpiazzato da questo ragazzo semplice, acqua e sapone, con gli occhiali e con una gran testa. 

Zoe, sinceramente, come hai fatto ad averlo accanto per tanto tempo e non esserti accorta di lui? 


Zoe Mathison e Eric Morgan sono migliori amici da tanto tempo, dieci lunghi anni, e lavorano insieme da Giftland con Clover e Liberty, che è la proprietaria, come avevamo già visto in Tutta colpa di New York.
Eric è segretamente innamorato di Zoe e il suo è stato un vero e proprio amore a prima vista. Non gliel’ha mai confessato, perché ha sempre avuto paura che lei non ricambiasse i suoi sentimenti e così ha deciso, fin dal primo momento, di non esporsi mai. Ma non è una cosa tenera? 
Cioè io già nel primo libro avevo gli occhi a cuoricino e quindi questo libro non potevo di certo perdermelo.
Eric si comporta da buon amico perché preferisce essere al suo fianco, piuttosto che rinunciare a lei. La protegge dai ragazzi assurdi che Zoe si trova continuamente, la consola e ascolta le sue avventure amorose, va ai pranzi e le cene con la sua famiglia. Volete vedere come la difende contro la vecchia bisnonna Maude (soprannominata il drago Maude)??? Questa scena è proprio all’inizio, dove Zoe chiama Eric per l’ultimo dell’anno e lo presenta come fidanzato alla famiglia, così che nessuno continui a chiederle perché è sola o non ha dei figli o famiglia come i suoi cugini. (Povero Eric sfruttato!!!)
[…] eravate amici fino a pochi giorni fa. Cos’è cambiato, così improvvisamente?». 
Ritrovato un po’ di contegno, Eric fissò la bisnonna. «Per me nulla, mi sono innamorato di lei fin dal primo momento. Ma per differenziarmi dagli altri bellimbusti che era solita frequentare, ho preferito aspettare e corteggiarla con delicatezza». “Sì, così delicatamente che non se n’è accorta!”, disse fra sé e sé. Ma proseguì: «Le assicuro che le grazie di sua nipote sono solo un valore aggiunto, per me. »
Però diciamocelo c’è sempre un momento in cui l’innamorato non corrisposto capisce che è giusto trovarsi un altro flirt e il momento per Eric è l’ultimo dell’anno o meglio il fatto che Zoe non ricordi cos’è successo quella sera.
Eric è un amore, niente da dire, ma anche Zoe mi è piaciuta. Zoe è una donna bellissima, ma non per questo è del tutto felice. Ha un fisico che attira gli uomini, che, però, come spesso Eric sottolinea non la riescono a guardare negli occhi, rapiti dal suo seno e dalle sue forme. Per di più riesce a intrattenerli, a chiacchierare con loro, mentre ha sempre avuto un rapporto difficile con le donne.
Molte ragazze la trovavano antipatica perché si sentivano messe in ombra, altre cercavano di emularla, alcune l’additavano come una ragazza facile solo perché era sempre attorniata dai ragazzi. Nessuna di loro si era mai domandata cosa pensasse lei di tanta fortuna. La risposta, probabilmente, le avrebbe lasciate stupite.
Zoe, come potete vedere, non è solo bellezza, sicurezza e seduzione, è una donna con le sue paure e fragilità. Soprattutto si sente sempre inferiore quando si parla di università, che lei non l’ha frequentata per lavorare e realizzare il sogno di vivere a Manhattan. Per la stessa paura sta sempre con degli uomini, che sono davvero poco dei gentlemen. 

Il romanzo è davvero divertente, infatti ci sono scene esilaranti, come quella del calendario sexy (che vi lascio gustare fino in fondo!) o della mensola spaccata. C’è tantissimo romanticismo, in fondo siamo a San Valentino, quindi ci sta proprio, però senza essere da carie ai denti. C’è un bel intreccio, in quanto speri davvero che Zoe capisca i sentimenti di Eric (insomma ma possibile che tu non abbia capito di chi erano i regali?) Alla fine c’è anche un Eric inaspettato, che diciamocelo mi è piaciuto anche di più.

L’unica cosa che mi ha lasciato perplessa è il ritorno dell’unico vero fidanzato di Zoe. Credo che sia stato messo per crearle confusione proprio in un momento in cui lei stava desiderando una storia seria, ma siccome è stato marginale e non si è intromesso davvero, forse era meglio che non ci fosse e rimanesse solo un pensiero. Bastava che Zoe rimpiangesse quei momenti di coppia, gli unici che ha avuto nella sua vita, prima del tradimento. 

Comunque è stato un pomeriggio magico a New York  grazie a Cassandra Rocca e ai suoi personaggi. Devo dire che ho scritto anche con una grandissima passione questa recensione, proprio perché il libro mi ha dato gioia.  




Concludo sperando che Cassandra scriva su Liberty, siccome io sono curiosa quasi quanto Clover. Sicuramente è il personaggio che mi resta più oscuro, ma che voglio assolutamente conoscere. 

Votazione: 
 




Grazie di avermi seguita e spero che le gif vi piacciano. E' stata una novità per me, ma mi sono divertita a trovarle e metterle. In questa recensione sentivo che ci stavano. 
Un bacione a tutti/e 





8 giu 2014

Maledetta Primavera


Autore: Paolo Cammilli
Genere: Narrativa contemporanea
Data di pubblicazione: 10 aprile 2014
Casa editrice: Newton Compton
Pagine: 350p
Prezzo: 9.90 euro cartaceo, ebook 4.99 euro

Trama:

A Settimo Naviglio, un grigio paesino nella periferia di Milano, la gente si annoia. Eppure basta una piccola scintilla per incendiare tutto. A spezzare la monotonia è un vecchio conto in sospeso fra un trentacinquenne un po' sfatto e una ragazzina strafottente. Carlotta è giovane, bella da mozzare il fiato, orgogliosa, e dolce con chi vuole lei. Ginevra, la sua amica del cuore, è ambiziosa e disposta a tutto pur di raggiungere i suoi scopi. Insieme, si sentono padrone del mondo e giocano col fuoco. Ma c'è Fabrizio Montagnèr, che sogna a occhi aperti e rompe il loro equilibrio. Tutti e tre sono legati da un oscuro segreto che costringe Ginevra ad abbassare lo sguardo di fronte alla sua migliore amica. Intanto uno strano sentimento inizia a pulsare tra Carlotta e Fabrizio. Un amore tenerissimo o uno spietato gioco al massacro? A rendere tutto più torbido, due fatti sanguinosi e crudeli e una verità che riaffiora impietosamente, fra desideri, ricordi e ossessioni. Tra storie d'amore indimenticabili e insane passioni, amicizie pericolose e crimini efferati, "Maledetta primavera" ci costringe a vedere le macerie del nostro Paese. Una società alla deriva in cui tutto è spettacolo. L'Italia morbosa nella quale anche un paesino miserabile può riscattarsi, diventando il palcoscenico del male. Un pezzetto di vita: beffardo, commovente e vero. Una battaglia tenera e crudele fra le scelte opposte della vita, fra l'estasi della vendetta e la malinconia del perdono, fra la ferocia e la dolcezza.

Recensione:

Questo romanzo lo avevo adocchiato quasi un anno fa ormai, era da poco uscito come ebook nei principali store online, pian piano ha fatto parlare di sé ed è stato successivamente distribuito dalla Newton Compton. 

La trama mi aveva incuriosita a suo tempo, ma vuoi per un motivo o per l’altro non lo avevo ancora acquistato. Mi è stato regalato per il mio compleanno da un’amica, perciò, ero proprio curiosa di iniziarlo! 

Fin dalle prime pagine il libro scorre bene, il problema è che sono stata poco coinvolta dalla storia e dai personaggi, se non in pochi casi.

Andiamo per gradi. Tanti personaggi e vite diverse che si incontrano e scontrano nel paesino di Settimo Naviglio. Troviamo Carlotta, Ginevra, Renato, Umberto, Fabrizio e David. 

Carlotta e Ginevra son studentesse di 22 anni, bellissime ragazze, storie e passati simili e diversi allo stesso tempo, molto amiche e unite. 
Renato ed Umberto (anche loro ventenni) sono rispettivamente una promessa del calcio e degli scii, sono amici, ma se ne son fatte abbastanza alle spalle. 
Fabrizio è un uomo di 34 anni, con un’università iniziata e mai terminata, venuto via da un paesino della Versilia e andato ad abitare a Milano per trovare la sua strada e qualcosa che lo rendesse felice. 
David è uno degli ultimi personaggi che compare nella storia, è un investigatore privato di origini inglesi. 
Non sono solo loro i personaggi che ritroviamo in questa vicenda, altri faranno la loro entrata semplicemente come delle comparse e di altri sapremo anche un po’ del loro passato e presente e come andranno ad intrecciarsi ulteriormente le loro vite con quelle dei personaggi principali.

Volutamente non vi dirò di più, perché qualunque accenno comporterebbe uno sguardo troppo ravvicinato alle loro vite, un conseguente effetto domino che permetterebbe di supporre o capire come si ritrovino tutti insieme, cosa sia successo loro, cosa debbano affrontare ecc.

Il libro purtroppo non è stato all’altezza delle mie aspettative, forse credevo di trovare una storia del tutto diversa, non mi ha catturata e ho faticato a portarlo a termine, eccetto per alcune parti che ho letto anche volentieri e mi hanno incuriosita. Sicuramente il ritmo incalzante delle ultime pagine mi ha fatto rimanere col fiato sospeso e avrei preferito fosse stato anche il ritmo di tutto il romanzo. 

Cammilli è riuscito comunque a raccontare in maniera semplice e decisa la vita e le situazioni che fanno da protagoniste nei fatti di cronaca di quasi tutti i giorni: determinate situazioni tra i ragazzi, segreti nascosti e per cui si è disposti a far di tutto purché rimangano tali, famiglie difficili, vendette tra amici.. 

Ti mette di fronte ad una serie di vite particolari ma comuni allo stesso tempo, perché son cose che sentiamo e/o viviamo in continuazione. Questo è un aspetto che ho apprezzato, oltre allo stile piuttosto schietto e senza filtri con cui ha raccontato la vicenda. 

Si è scaricata la batteria dell’auto...dove sei? Non ci sei più da così tanto tempo... Perché fa ancora così male? Era fantastico, lo sai? 

Valutazione: